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al testo di Franco Bonvini
Gioia
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Schiuse le porte della fantasia le coscie aperte come cancelli del paradiso il sesso un nido caldo e niente a far da sfondo come a dire che lei era tutto ciò che c'èra al mondo. Io ero proprio lì davanti ad osservare barca in balia della sua anima d'acqua e vento e quando le sue mani iniziarono a giocare io in quell'anima in tempesta iniziai lentamente a naufragare. Non c'era isola dove potersi rifugiare lei l'unica dimora da abitare l'acqua e il vento riempirono lo sfondo il mondo sempre più lontano il soffio e i gemiti del vento l'unico suono. Io proprio lì davanti avrei voluto non finisse mai quella tempesta perchè cos'è la gioia se non questa eppur finì, come finisce ogni tempesta resta un'immagine, senza sfondo, nella testa.